Qual è la differenza tra Mental Coach, Psicologo e Motivatore?
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1 Aprile 2025Ma il mental coach è per chi ha problemi? Partiamo da un presupposto fondamentale: il “problema” in realtà non esiste. Esistono soltanto ostacoli che possono essere superati più o meno facilmente, in modi che ancora non conosciamo.
Ti parlo in questi termini perché spesso, nella nostra cultura occidentale, il termine “problema” viene associato a qualcosa di negativo, qualcosa da nascondere o evitare a tutti i costi, quasi fosse sinonimo di sfortuna o fallimento. Questo atteggiamento, però, ci impedisce di essere veramente in pace con noi stessi, costringendoci a ignorare costantemente la nostra voce interiore che invece continua a segnalarci la presenza di qualcosa da affrontare.
Lascia allora che ti proponga una visione diversa, proveniente dall’altra parte del mondo. Nella cultura giapponese, infatti, la parola che indica il concetto di “problema” è composta dagli stessi caratteri che indicano l’”opportunità“: questa parola è “kiki” (危機), che letteralmente significa sia crisi che opportunità.
Quando ci troviamo davanti a una crisi, dunque, ci troviamo contemporaneamente davanti alla possibilità concreta di migliorare, evolvere e crescere.
Questa prospettiva cambia completamente le regole del gioco. Se iniziamo a vedere chiaramente come saremo DOPO aver risolto il problema, ci sentiremo immediatamente più motivati e stimolati ad affrontarlo con azione ed energia.
In sintesi: problema = blocco, opportunità = azione.
E il mental coach è sostanzialmente azione.
Quindi, il mental coaching è per chi ha problemi?
Il mental coach non è qualcuno che risolve i tuoi problemi al posto tuo, ma è un professionista che ti aiuta a vedere chiaramente le situazioni difficili per ciò che realmente sono: opportunità da cogliere per migliorarti. Il mental coach è una guida capace di far emergere da te tutte le risorse necessarie per superare qualsiasi ostacolo.
Sì, perché anche se oggi non te ne rendi pienamente conto, dentro di te ci sono già tutte le risorse necessarie per andare avanti. Forse ne sei solo parzialmente consapevole, o forse le conosci già ma non sai come utilizzarle. Ecco, il mental coaching serve proprio a questo.
E per chi vuole sbloccare il proprio potenziale?
Il mental coaching non è utile solo per superare ostacoli e difficoltà. Se senti dentro di te la consapevolezza che puoi fare di più rispetto a quello che stai facendo adesso—nel lavoro, nei rapporti personali o nella vita in generale—il mental coaching è esattamente ciò che può aiutarti a sbloccare il tuo potenziale, portandoti a diventare la migliore versione di te stesso.
È importante chiarire che il mental coaching non affronta problemi di natura clinica o psicopatologica e non sostituisce in alcun modo la psicoterapia. Il mental coach lavora esclusivamente con persone mentalmente sane, che desiderano evolversi e migliorare la qualità della propria vita.
Esercizio pratico: visualizza la tua crescita
Voglio lasciarti con un piccolo esercizio pratico (i “compiti a casa” sono una parte fondamentale del mental coaching):
- Prendi un foglio di carta (meglio se non usi Excel, usa proprio carta e penna).
- Dividilo a metà con una linea verticale.
- A sinistra scrivi tutti gli ostacoli (problemi) che desideri superare.
- A destra, invece, scrivi una sola parola che descrive come ti sentirai dopo averli superati.
Visualizzare chiaramente come ti sentirai DOPO aver affrontato e superato ogni situazione ti aiuterà ad attivare forza, coraggio e motivazione.
E se l’esercizio non basta? Beh, il mental coaching esiste proprio per questo!
(e se vuoi sapere le differenze tra mental coach, psicologo e motivatore, clicca qui)
P.S. Se desideri approfondire come il mental coaching può aiutarti concretamente, contattami per una prima sessione conoscitiva gratuita.